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Natura a Cavallo: tra l’equitazione e il sociale c’è tutto il nostro mondo

Il turismo equestre vissuto come una catena di  positive opportunità tra cultura, storia, ambiente

 

Natura a Cavallo è un sodalizio che nasce nel 1988 grazie a un gruppo di amici appassionati dell’equitazione di campagna intesa come occasione di socializzazione, scoperta di nuovi panorami e occasione di scoperte culturali, storiche e – perché no? – anche gastronomiche.

Da allora questa associazione ne ha fatta molta di strada: è presente con le sue sedi in quasi tutte le regioni d’Italia, organizza regolarmente uscite in sella che danno la possibilità ai soci di percorrere, coi loro amici cavalli, sentieri diversi dai soliti.

Il primo valore fondante, quello che li unisce tutti è sicuramente l’amore per il cavallo e la volontà di diffondere un modello di equitazione di campagna basato sul benessere dell’animale, sulla correttezza verso di lui ma anche verso i nostri simili e il territorio che si attraversa.

Ma non solo: perché l’altro aspetto che caratterizza le attività di Natura a Cavallo è la finalità solidale che si manifesta in una progettualità propositiva verso le amministrazioni che di volta in volta vengono coinvolte tramite i raduni e le uscite in sella.

Dalla riscoperta di antichi sentieri alla realizzazione di nuove ippovie alla promozione del territorio, la grande famiglia di Natura a Cavallo ha a cuore un modo di vivere l’ambiente che lasci ogni volta qualcosa di buono dove sono passati con i loro cavalli.

Perché mentre si cammina in sella al passo vicino a tanti amici si parla, ci si scambiano idee: e questa volontà di dialogo viene esercitata anche con istituzioni e amministrazioni locali, diventando il mezzo per individuare e realizzare piccoli o grandi progetti di solidarietà.

Guardar passare il loro gruppo in una uscita ufficiale racconta molto del loro modo di essere: ci sono cavalli di ogni razza e tipo, montati all’inglese o all’americana ma anche secondo la tradizione della monta da lavoro italiana, con la scafarda maremmana.

Ma tutti, per quanto apparentemente così diversi, sono chiaramente uniti: da quel gilet giallo che oramai è diventato la loro uniforme ufficiale, ma anche dalla correttezza nel muoversi sui percorsi, in quella formazione di stampo militare che garantisce la sicurezza di ognuno ma soprattutto  il loro passaggio rispettoso nei luoghi che li accolgono.

«Dobbiamo essere un detonatore positivo» ci spiega Mauro Ferrari, il presidente di Natura a Cavallo:  «dare una immagine positiva del mondo del cavallo, senza etichette di nessun genere. Chiediamo sempre il permesso di passare in corti e proprietà private, salutiamo e ringraziamo tutti: la gente deve rimanere contenta di aver visto passare i cavalli e  i cavalieri, non vogliamo lasciare terra bruciata e campi rovinati da galoppate senza senso ma qualcosa di cui altri, dopo di noi, possano approfittare».

E’ quello che cercheranno di fare anche su queste pagine: a presto!